Manifesto

ALAgroup Free Academy of the Arts is a curatorial collective of educational/training platform that considers the process of learning/teaching as an opportunity for creative freedom and a concrete action. ALAgroup considers the main role of the artist in this process of producing shared responsibility, developed in a climate of mutual recognition and of human and intellectual empathy.

ALAgroup aims to promote the dialogue between different audiences and to reflect on the power of those who teach, while introducing flexible and innovative educational models.

ALAgroup does not conceive education as an obligation but as a contract between artists/teachers and students from multiple spectrums, including adults who – through contemporary art – wish to experience a free, independent, subjective and at the same time collective, qualified growth-process.

ALAgroup takes a stand against policies that relegate culture to a marginal and subsidiary role.

ALAgroup wants to promote anti-hierarchical teaching methods and rediscover the pleasure of coming together, activating processes of recognition in the participants and discovering how creative potential may generate happiness.

ALAgroup conceives curatorship as a shared process in which curators, artist and participants are actively involved.

The educational model proposed by ALAgroup overcomes the division between the artwork and the teaching and learning process.

Artists who work with ALAgroup recognize the importance of the context and are concerned with the current deterioration of the fabric of society.

ALAgroup wishes to be in dialogue with artists who believe in education and proposes them imagining alternative process of learning to be shared and experimented by different communities.

Producing art is for ALAgroup a way to awaken, through projects, a sense of civic and shared responsibility in its participants.

This Manifesto was written by Maria Rosa Sossai and Alessandro Mingione, Maria Pia Bevilacqua, Sara Maria d’Onofrio, Marianna Fazzi, Marco Passaro with the artists Tomaso De Luca, Ettore Favini, Paola Gaggiotti, Adelita Husni Bey, Valerio Rocco Orlando, Sreshta Rit Premnath.

 

ALAgroup Accademia Libera delle Arti è un collettivo curatoriale di educazione/formazione che intende il processo di apprendimento/insegnamento come spazio di libertà creativa e come azione concreta di responsabilità condivisa, in cui l’artista assume un ruolo centrale. Questo processo si sviluppa in un clima di riconoscimento reciproco e di empatia umana e intellettuale.

ALAgroup intende promuovere il dialogo tra pubblici diversi e riflettere sul potere di chi insegna, introducendo modelli educativi flessibili e innovativi.

ALAgroup non considera l’educazione come un tema da svolgere ma come un contratto educativo da ripensare tra artisti-docenti e studenti di tutti gli ordini di scuola, nonché adulti che attraverso l’arte contemporanea intendono vivere un’esperienza di crescita libera, autonoma, qualificata, soggettiva e al tempo stesso collettiva.

ALAgroup prende posizione contro una politica che relega la cultura a un ruolo marginale e sussidiario.

ALAgroup si prefigge di attuare una didattica del desiderio antigerarchica per riscoprire il piacere di incontrarsi e mettere in moto dei meccanismi virtuosi di riconoscimento delle potenzialità creative dei partecipanti in grado di produrre felicità.

ALAgroup concepisce la curatela come un processo  condiviso, in cui sono coinvolti attivamente i curatori, l’artista e i partecipanti.

Il modello educativo proposto da ALAgroup ritiene superata la divisione tra opera d’arte e azione educativa.

Gli artisti che collaborano con ALAgroup, riconoscono l’importanza del contesto e sentono la responsabilità di fronte a una situazione di deterioramento dello stato sociale.

ALAgroup si rivolge agli artisti che hanno a cuore l’educazione e propone loro di immaginare dei processi educativi alternativi che possano essere condivisi e sperimentati da più soggetti.

Fare arte per ALAgroup significa riattivare, attraverso progetti, un senso civico di responsabilità comune.

Alla stesura del Manifesto nel corso degli anni hanno contribuito Maria Rosa Sossai, Alessandro Mingione, Maria Pia Bevilacqua, Sara Maria d’Onofrio, Marianna Fazzi, Marco Passaro e gli artisti Tomaso De Luca, Ettore Favini, Paola Gaggiotti, Adelita Husni Bey, Valerio Rocco Orlando, Sreshta Rit Premnath.